Il Convegno sulla corruzione del Gruppo Legalità della Chiesa del Gesu

Giugno 13, 2014

Guarire dalla corruzione: incontro/ dibattito

A chiusura delle iniziative dell’anno il “Gruppo Legalità”, del Centro Culturale della Chiesa del Gesù Nuovo (vedi www.gesunuovo.it ), ha organizzato per il giorno 13 prossimo il convegno che si terrà nell’annessa sala Valeriano ; sarà questo l’ultimo di una serie di incontri nei quali sono state sono affrontate e dibattute delicate tematiche con lo scopo di dare un contributo alla società civile ed anche alla nostra città.

Della “corruzione” tema del momento, per le vicende che ogni giorno si leggono e che disgustano la opinione pubblica, gli onesti e i benpensanti, parleranno autorevoli civils servants portatori di idee qualificate capaci di affrontare un argomento a cui la politica da anni non riesce a dare una svolta definitiva e per il quale non riesce a rassicurare non solo i suoi cittadini ma anche i paesi dell’Europa e di oltre oceano.

La “corruzione” non è solo questione di legislazione, condizione peraltro da anni sollecitata all’Italia da istituzioni mondiali ed europee ( ONU, FMI, Commissione Europea etc ), ma soprattutto di approccio culturale e morale della società che deve recuperare i valori della normalità e dell’etica a fondamento del contesto ambientale e socio economico nel quale devono muoversi gli apparati della pubblica amministrazione , quelli delle imprese e i cittadini tutti; nel quale occorre interagire ed operare alla luce del sole e con trasparenza.

Non sono bastati né bastano i codici etici adottati dalle organizzazioni di categoria d’impresa e delle professioni, né sembrano aver eretto argini idonei alcune legislazioni speciali e le più che elefantiache strutture di governance disseminate in ogni dove che pesano sui conti economici delle aziende e della pubblica amministrazione.

Il contrasto più determinato alla sua diffusione è stato solo di recente la conseguenza di forti ed incisive iniziative giudiziarie che hanno sollevato l’indignazione della pubblica opinione.

Non è un caso che il titolo del convegno sia stato focalizzato sulla parola “guarigione”, sulla guarigione cioè da un morbo, da una malattia endemica che prima di essere un elemento di debolezza strutturale del sistema politico è il sintomo di un malessere diffuso della società contaminata da anni di malcostume e di cattivi esempi non solo della politica.

Non vi è giorno dell’anno in cui le cronache giornalistiche e televisive non siano costrette a trattare vicende di malaffare.

La corruzione Inquina l’economia, i rapporti sociali, incide sulla valutazione che dell’Italia si fa da parte dei mercati internazionali, tanto da relegare il nostro paese da anni nei posti di retroguardia nella graduatoria della “Trasparency International” ( nel 2011 al 69 posto ) e da disincentivare gli investimenti dei fondi e delle imprese dei paesi esteri preoccupati della gestione di una complessità che, pur presente anche nei loro contesti, è però da noi a livelli a dir poco inaccettabili. Gli investimenti esteri in Italia hanno raggiunto il punto più basso, dopo l’anno mirabilis del 2007 in cui riuscimmo ad aggiudicarci 44 miliardi di risorse.

Il convegno arriva a valle del secondo anno di impegno del “ Gruppo Culturale ” che ha fatto della legalità e dei messaggi necessari ad suo ripristino un obiettivo che, come si capisce dalla locandina, è anche culturale, informativo e formativo, da diffondere tra i giovani, da far coltivare persino con lo studio e l’approfondimento di materie e discipline ad essa funzionali e persino nelle aule universitarie. Nella facoltà di Economia si è al secondo anno di corsi specifici sul tema della legalità organizzati dal Prof. Vona.

La presenza dell’ex Rettore dell’Università della Federico II, Prof Marrelli, cultore da sempre della materia, il profilo del Magistrato Cantone , che non ha bisogno di presentazione e che, a ragione del suo percorso professionale e del suo impegno di magistrato sul fronte della lotta alla criminalità , oggi ricopre la carica più importante nella Autority dell’Anticorruzione, la presenza del Vice Presidente della Camera dei deputati de Maio, portatore all’interno del gruppo in cui politicamente milita dei valori della legalità, danno all’incontro un significato ed un risalto particolare.

Ad introdurre il tema sarà Padre Liberti, che del gruppo legalità, in ragione della sua mission pastorale, è vivace e saggio stimolatore; a coordinare l’interessante parterre concorrerà il giornalista di SkyTV Chiariello, a concludere i lavori il Magistrato Conzo della DDA della Procura di Napoli, anch’egli strenuamente impegnato sul fronte della lotta alla criminalità organizzata.

Non è questa la sede per dare notizie tecniche ; qualche dato può però accendere stimoli e curiosità. Nel 2012 l’Italia è passata dal 69 al 72 posto nella graduatoria della Corruption Perception Index di Transparency International, dopo il Ghana e la Macedonia. Analoga percezione è espressa dagli indicatori della Banca Mondiale (Rating of control of corruption RCC). In circa 60 miliardi di euro all’anno vengono stimati dalla Corte dei Conti i danni economici arrecati alla Pubblica amministrazione dalla corruzione (relazione anno giudiziario 2012); nel 16% è stata stimata la perdita degli investimenti dall’estero negli ultimi 5 anni.

Il presidente del Senato Grasso al suo primo giorno di mandato parlamentare ha depositato un disegno di legge in materia di corruzione, voto di scambio, falso in bilancio e riciclaggio con questa introduzione : “Onorevoli Senatori, la lotta alla corruzione è diventata una priorità nelle agende politiche internazionali, anche per effetto della profonda crisi che coinvolge le più avanzate economie mondiali: il diffondersi delle prassi corruttive, minando la fiducia dei mercati e delle imprese, determina, tra i suoi molteplici effetti, una perdita di competitività.. omissis”.

Pur dopo la adozione nel 2012 da parte del Governo Monti di una normativa generale egli ha sentito ed avvertito l’esigenza di concorrere alla risoluzione di in tema politico primario; nella sua funzione di magistrato inquirente e nella successiva posizione di Procuratore Nazionale Antimafia he speso energie su singole situazioni, senza poter incidere più di tanto a livello generale .

Viene da chiedersi come mai non sia stato possibile affrontare, nel ventennio della seconda Repubblica, la cura radicale di una malattia che sembrava debellata agli inizia degli anni 90. Certamente il Convegno potrà dare tante risposte . Una cosa è certa: è ora di voltare pagina. Parlarne e dibatterne è solo un buon inizio di terapia.

locandina 2

Federico d’aniello