Un articolo di 30 anni fa sul valore dell’ICT

Ho scritto questo articolo per l’annuario del mio liceo classico Dante Alighieri di Agropoli in occasione della celebrazione del cinquantennale della sua istituzione con l’obiettivo di fornire ai giovani studenti motivi di riflessione sulle innovazioni che stavano emergendo. Innovazioni capaci di rafforzare la capacità dell’uomo nel presidio della conoscenza avvalendosi di tutte le opportunità tecniche ma anche per indicare loro i cambiamenti che si annunziavano nel mondo delle imprese e dei settori tradizionali. Si accompagnava nel testo ad altri due lavori, uno dedicato alla Humanitas cioè al nostro essere uomini come soggetti consapevoli e pensanti che in quei licei coltivano studi umanistici ed il secondo ai sistemi dell’economia e della finanza materie la cui padronanza appare inadeguata ed insufficiente in una età in cui si è chiamati al voto e si esprimono decisioni che impattano sulla società e sulla vita di tutti noi.

Poichè ho avuto l’occasione di rispolveralo e di proporlo in lettura in contesti di elevato valore orofessionale ed accademici ho pensato di lasciarne traccia sul mio blog per metterlo a disposizione di quanti hanno familiarità con argomenti della specie. Mi è parso utile giacchè richiamarne i contenuti diventa piu agevole.

La testimonianza …………………..

Ho ripreso questo libro tra le mani solo da poco in occasione di un piacevole incontro rotariano con il genitore di un alunno del Liceo Umberto che si è fatto promotore di una bellissima iniziativa. Mettere in piedi una associazione di ex Alunni del Liceo Umberto di Napoli per individuare percorsi e linee di sostegno esterne alla pur valida scolarità del prestigioso Liceo, uno dei più accreditati della città , che, come si legge dalle pagine scritte sul relativo sito, ha avuto tra i docenti illustri personaggi e personalità note e tra gli alunni altrettanto affermati protagonisti della vita sociale, professionale ed accademica. Uno per tutti il nostro Presidente emerito Napolitano, amico di tante menti illuminate di questa nostra città.
Ho ritenuto, quale genitore di due ex alunni di quel Liceo , di poter dare, a mio modo, un contributo proponendo lettura dei miei scritti a pag. 167 e seguenti del libro ( solo da poco trasformato a mia cura in veicolo multimediale ), scritti che elaborai nel 1994, in occasione del cinquantenario del mio liceo, con il proposito di dare ai giovani in una età prossima alla maturità, non solo quella scolastica,  alcune indicazioni e suggerimenti per costruire il paniere degli attrezzi necessari per affrontare gli impegni universitari e quelli della vita.
E’ stata questa per me anche  una occasione per rileggere quanto ebbi a scrivere ma anche e soprattutto per rileggere i contributi non solo di alcuni miei coetanei ma anche di non pochi alunni che mi avevano preceduto  che nella vita avevano raggiunto tappe professionali di grande valore capaci di rappresentare per tutti uno stimolo ed esempi da imitare.
La rilettura è stata una riscoperta ed un viaggio nel passato e nel ricordo piacevole e ricco di ulteriori insegnamenti nonostante l’età che dovrebbe aver già capitalizzato tante esperienze, tante curiosità culturali e tanti stimoli.
E’ un patrimonio , quello sottomano, che non può rimanere nel chiuso delle circa 300 pagine scritte ed all’interno delle librerie dei soli giovani che lo possedettero e di coloro che contribuirono al testo con il loro impegno.
Per questa ragione l’ho postato sul mio Blog con l’idea di farne cosi una circolazione nella rete segnalandolo a chi avrà interesse a leggerlo ed ai miei ex concittadini di Agropoli, non senza esternare gratitudine a chi coltivò l’idea e chi se ne fece promotore e curatore e cioè al Preside Costabile Cilento e ad mio ex compagno di Liceo Prof Gaetano Di Nardo ( perché non è più tra di noi ), che con la loro idea e la loro opera hanno costruito ” un link”, mi si perdoni il termine non da liceo, tra il passato ed il presente, tra giovani del quel glorioso istituto ove ebbe a muovere i primi passi, da giovanissima insegnante, anche  mia moglie PINA, proprio in supplenza e sostituzione del Prof. di Italiano e Latino dell’epoca , si proprio di Costabile Cilento

Io invece muovevo i primi passi della mia vita bancaria che segnò un duro distacco dai testi tanti amati e coltivati sui banchi di quel liceo.

Libro del cinquantenario del Liceo Dante Alighieri di Agropoli.

L’idea di proseguire nella pubblicazione e messa a fattor comune tramite la rete di documenti datati ( questi sono di 24 anni fa -altri se ne aggiungeranno quanto prima di ben 52 anni fa ) che già al momento della loro stesura apparivano superati dalla enorme velocità nello sviluppo delle idee e della cultura, sempre con l’obiettivo di aprire la mente ai giovani su argomenti di loro interesse, mi ha indotto a selezionare i tre miei lavori contenuti nel libro della scuola.

Li apro cosi alla lettura facilitata- cioè senza lavoro di ricerca, di quanti ritengono di poter cogliere gli stimoli che ho raccolto sulla spinta emotiva dell’entusiastica iniziativa del mio liceo, grazie al Preside Cilento ed all’impegno del caro Gaetano di Nardo, e li apposto con la remota speranza che possano essere letti e che possano essere occasione di riflessione, specie in momenti cosi convulsi e di scarso equilibrio sotto non pochi aspetti.

libro-liceo-agropoli-compressed-pagine d’aniello

Buono l’odore dei libri, purtroppo nessuno respira più

Questo il pezzo scritto nel 2007 sul Denaro quando il nostro Club Rotary Castel dell’Ovo ha conosciuto meglio e bene Mauro Giancaspro attraverso la brillante conversazione tenuta nella libreria Grimaldi  di presentazione del libro di cui si parla..

Buono l’odore dei libri, purtroppo nessuno respira più.

 

A distanza di sette anni rimane ferma la considerazione anche dopo la splendida serata alla Canottieri che lo presentato anche in una veste nuova di uomo commosso e contento per la presenza di tanti amici: il driver della sua vita è e sarà “l’odore dei libri “, nonostante l’impiego di tutti  i network ed il ricorso ai social per ” ragioni di lavoro” come egli dichiara.

 

Le poesie di Franco Pecora

LE POESIE DI FRANCO PECORA
Poeta in erba

Al compimento dei suoi 89 anni festeggiato da tutta la famiglia.

DSC01747

A pagina 8 del giornale “Confidenze” del 17 giugno 2014 si legge la poesia “ IL BORGO”.poesia il Borgo di Franco Pecora pubblicata dal giornale Confidenze 001

A pagina 8 del giornale “Confidenze” del 17 giugno 2014 si legge la poesia “  IL BORGO”.

La poesia il “Borgo” ha un sapore ed un valore particolare. I suoi contenuti ci rimandano con la memoria alle immagini di qualche anno fa quando tutti i paesini, e questo in particolare dal nome di Agropoli, oggetti incancellabili della nostra mente e dei nostri ricordi, erano carichi di odori, di aria fresca, di respiri salubri e di profonde emozioni legate alla vista che offrivano fatta di squarci secolari, di cornici radiose di sole, di luce e di tanto mare.

Mare cilentano, mare di scogli, mare di profondità azzurre trafitte dai raggi del sole che egli ben conosce ed apprezza, perché chi ha scritto “il Borgo” è stato nei suoi anni giovanili un escursionista dei fondali che intorno ad Agropoli erano ricchi di pesci da inseguire, cacciare e portare in cucina e poi sulle tavole.

Forse per apprezzare di più il senso e l’intensità delle emozioni che traspaiono occorrerebbe conoscere questo giovane poeta dalla “severa età di anni 92” che da giovane si dilettava di pittura e che da qualche anno con mano ferma , scrittura precisa, puntuale, senza errori e senza incertezze, si diletta nell’arte più antica per affidare ai giovani messaggi e stimoli e per allietare nelle serate invernali , ma ancor di più, nelle serate estive, all’interno del suo meraviglioso giardino di Villa dei Leoni in Agropoli, la ricca cerchia dei familiari che ne ammira l’entusiasmo, le capacità e la grande vitalità intellettuale.

Alla luce di queste brevi note si può veramente capire cosa egli attraverso queste immagini e queste pennellate intende affidare alle future generazioni ed a noi tutti e quanto egli ha fissato nei cassetti della sua memoria che di tanto in tanto si aprono per riportare ad oggi eventi e sensazioni di alcuni decenni fa.

Grazie Franco.